Perché fare un progetto sulle canzoni di Tom Waits.
Perché lui per me è stato l’imprinting come per le papere Konrad Lorenz.
Avevo 15 anni quando mi regalarono ” Heart attack and wine”, Ruby’s Arms l’ho consumata su quel vinile.
All’epoca ,era l’87 , sentivo lui e Billie Holiday e solo un anno dopo sono salita su un palco anche io e non sono più scesa.
La sua Voce mi tocca dove nessuno arriva , quel timbro è in grado di far vibrare la parte più profonda di me.
Ogni volta che lo ascolto mi sento “attraversata” .. Ma il lavoro che ho deciso di fare è stato un altro, io ho spogliato le sue canzoni come si spoglia una bella donna, non ho voluto ascoltare troppo gli originali e a parte qualche raro caso ho scelto le canzoni d’istinto e le ho allontanate da lui per poterci entrare dentro come si fa con un vestito che non è il tuo ma che mettendotelo scopri che ti calza a pennello e che valorizza parti di te.
Ecco , ho cantato questi brani come se Tom li avesse scritti per me e non per se.
Sono passata dentro le sue storie come se lo guardassi di spalle e come se attraverso i suoi occhi io vedessi ciò a cui lui si è ispirato..il Jazz, il Blues la Beat Generation, il tango Gershwin.. ho usato Tom Waits come un filtro per guardare lontano e contemporaneamente dentro di me.
Sono tornata bimba , mi sono ritrovata a giocare con la musica e a mettere i musicisti in grado di tornare bambini anche loro togliendo sovrastrutture inutili e attingendo alla loro essenza e al loro talento.
Non ci possono essere limiti nella musica , la musica ha bisogno di libertà’ per esprimersi al meglio ..almeno per me e per come la vivo io.
Questo è tutto. Quello che faro’ è registrare questo progetto come si fa una fotografia ad un istante , solo per fermarlo e ricordarlo così come è venuto fuori sorprendendo anche me come fosse un”essere” a se.